Bambù nel Mondo: La Francia
Lo sviluppo del Bambù nel Mondo:
Come procede in Francia?
Molto molto bene! Anche la Stampa internazionale parla di noi:
“Le bambou pourrait bien connaître un véritable essor dans nos régions. Cette plante présente en effet de nombreux atouts auxquels Matthieu Degallaix a eu envie de croire. A Wez, sa bambouseraie de 5 hectares vient tout juste d’être plantée… un projet totalement innovant!”
Il bambù potrebbe svilupparsi veramente bene nelle nostre regioni. Questa pianta presenta infatti numerose risorse a cui Matthieu Degallaix ha voluto credere. A Wez, il suo bambù di 5 ettari è appena stato piantato… un progetto totalmente innovativo!
“Le Consorzio Bambù Italia a sélectionné des variétés de bambou (Phyllostachys edulis) qui soutiennent nos climats européens et a développé une pépinière de 2.000 hectares en Italie pour la culture des plantes. Ces variétés peuvent résister à des températures de -20 dB C. “Neuf cents agriculteurs italiens en ont déjà planté'”, affirme Annabel Detavernier sur le stand Onlymoso “Les Culturales”.
En France, le premier agriculteur à entreprendre l’aventure a planté 17 hectares près de Lyon.”
Il Consorzio Bambù Italia ha selezionato varietà di bambù (Phyllostachys edulis) che sostengono i nostri climi europei e ha sviluppato un vivaio di 2.000 ettari in Italia per la coltivazione delle piante. Queste varietà possono resistere a temperature di -20°C. “Novecento agricoltori italiani ne hanno già piantato'”, afferma Annabel Detavernier sullo stand OnlyMoso a Les Culturales.
In Francia, il primo agricoltore a intraprendere l’avventura ha piantato 17 ettari nei pressi di Lione.
Ricordiamo che la La coltura del Bambù non richiede l’uso di pesticidi. Non ci sono parassiti o malattie e le foglie che cadono a terra formano una pacciamatura che soffoca le erbacce”.
Inoltre il bambù offre diverse possibilità di reddito:
- germogli (che vengono raccolti dopo circa 4 primavere dalla messa a dimora)
- legno (Per il quale occorrono tra i 5 e gli 8 anni)
- e può essere impiegato per produrre bio-plastiche, tessuti, carta, mobili e per produrre bioenergia, biomassa e mangimistica.
“La necessità di materie prime per la produzione di cellulosa è enorme”, dice Etienne Dill, responsabile dell’impiego del bambù in Francia.
Il bambù è anche una risorsa per l’ambiente. Un ettaro assorbe da quattro a cinque volte più CO2 di un ettaro di legno duro. Le piante filtrano le particelle fini, depurano il suolo dai metalli pesanti e depurano l’acqua senza produrre rifiuti (fitorimedio).
DAL 2019 AD OGGI ABBIAMO REALIZZATO IN FRANCIA CIRCA 116 ETTARI DI BAMBÙ
Lo Stato di sviluppo è buono e il mercato in rapida crescita. Stiamo lavorando ad un accordo con una grossa industria. Si segue anche l’evoluzione delle filiere italiane.