FILIERA DEL LEGNO

Il legno

“Nel Bambù Gigante possiamo vedere un solido ponte che porterà l’agricoltura italiana nel futuro”

Il Bambù gigante Onlymoso è una graminacea e cresce molto rapidamente – quasi 1 mt al giorno – e può produrre quasi 20 volte più legname di un numero pari di alberi di altro tipo. Può essere utilizzato sia come materia di finitura che come struttura.

Secondo diversi studi Il Bambù è un materiale da costruzione molto forte e resistente, flessibile, adattabile, di diverse qualità estetiche ed anche eco-sostenibile; inoltre in caso di terremoti si dimostra molto valido in quanto possiede ottime proprietà di flessibilità. Grazie a questa sua rapidità di crescita non ha un costo troppo elevato sebbene sia un tipo di legname pregiato.

Secondo punto ma non per importanza l’impatto ambientale positivo che caratterizza il bambù – infatti oltre a purificare l’aria generando ossigeno (più del 35% rispetto ad altri alberi) non crea inquinamento in quanto la sua coltivazione non necessita di fertilizzanti né chimici né naturali (rispettando il suolo) e neppure di trattamenti antiparassitari perché è già di sua natura dotato di sostanze antimicotiche e antiparassitarie.

Filati tessili

La fibra di Bambù è naturalmente ipoallergenica e antimicotica e possiede il bambù-kun, un agente antibatterico molto forte. Grazie alla sua struttura liscia e rotonda sulla pelle rimane fresco e delicato, possiede una naturale lucentezza sia al tatto che alla vista e protegge dai raggi UV.

Viene utilizzato principalmente per abbigliamento, capi intimi, neonatale, costumi da bagno, accappatoi e asciugamani e nei materiali sanitari oltre che nell’arredamento da interni ed esterni.

Il processo di lavorazione del Bambù consiste nella trasformazione delle parti legnose in fibra tessile tramite frantumazione ed i metodi più utilizzati sono principalmente due:

– attraverso enzimi naturali simili a quelli utilizzati per la lavorazione della canapa e del cotone che producono un tessuto rigido simil-tela con una trama più evidente utilizzato soprattutto per biancheria, camice e pantaloni;

– tramite una sostanza, la “N-metilmorfolina-N-Ossido-monoidrato”, non tossica da cui si ricava una fibra cellulosica candeggiata, in questo processo il materiale ottenuto viene utilizzato al 99,5% in altri processi creando uno scarto minimo. Anche quest’ultimo è un metodo totalmente eco-sostenibile ed ecologico e da qui si ottiene la viscosa di bambù che risulta più morbida a setosa al tatto.