L’industria cartaria è alla costante ricerca di fonti alternative al legno che siano sostenibili, efficienti e compatibili con i processi produttivi esistenti. In questo scenario, l’ArundOMax – varietà di canna gigante italica (Arundo donax) – si afferma come opzione valida e in crescita, grazie alle sue caratteristiche fibrose simili all’eucalipto e alla sostenibilità della coltivazione.
Ecco i principali vantaggi dell’uso dell’ArundOMax nella filiera cartaria:
Ottima fonte di fibra vegetale
L’Arundo donax fornisce una materia prima fibrosa di alta qualità, ideale per la produzione di carta fine e tissue (fazzoletti, carta igienica, carta da stampa).
Lunghezza delle fibre simile all’eucalipto
Le fibre della canna gigante hanno una lunghezza media di 1–1,2 mm, caratteristiche comparabili a quelle della polpa di eucalipto, ampiamente utilizzata nel settore cartario.
Compatibilità con il processo Kraft
L’ArundOMax è perfettamente lavorabile con il processo chimico Kraft, utilizzato per produrre la maggior parte dei tipi di carta igienica e da uso quotidiano, garantendo resa e qualità.
Alternativa sostenibile al legno duro
Si prevede che nei prossimi anni la canna gigante italica sostituirà parte del legno di eucalipto nella produzione di carta, riducendo la pressione sulle foreste e favorendo pratiche industriali più green.
Proprietà chimiche favorevoli
La richiesta chimica per il trattamento della polpa di Arundo è contenuta, e la sbiancabilità è soddisfacente, rendendola adatta anche alla produzione di carta chiara o bianca.
La produzione globale di carta continua a crescere a ritmi insostenibili, con gravi conseguenze ambientali legate alla deforestazione e alla gestione intensiva delle risorse forestali. In questo contesto, l’adozione di colture alternative come la canna gigante italica ArundOMax (Arundo donax) diventa una scelta strategica per proteggere gli ecosistemi e garantire una filiera cartaria più etica e responsabile.
Ogni anno, oltre 30 milioni di acri di foresta vengono abbattuti per produrre cellulosa e carta. Questa pratica comporta alterazioni temporanee o permanenti agli habitat forestali, con impatti su biodiversità, qualità del suolo e cicli idrici.
Negli ultimi 40 anni, il consumo mondiale di carta è aumentato del 400%, alimentando una domanda insaziabile di legname. Gran parte di questo legno proviene da monocolture intensive, che pongono seri problemi ecologici, tra cui l’impoverimento del suolo, la perdita di biodiversità e l’uso massivo di pesticidi.
Solo nel 2006, negli Stati Uniti, sono stati abbattuti oltre 6,5 milioni di alberi per produrre 16 miliardi di bicchieri di carta da caffè, pari a circa 130 miliardi di unità annuali a livello globale. Un impatto enorme per prodotti a vita breve, facilmente sostituibili con alternative più sostenibili.
La canna gigante ArundOMax offre una risorsa alternativa al legno per la produzione di carta, contribuendo a ridurre la deforestazione, migliorare la sostenibilità industriale e proteggere le foreste naturali. A crescita rapida, pluriennale e coltivabile su suoli marginali, l’Arundo donax è la chiave per un futuro cartario più responsabile.
L’industria cartaria è alla costante ricerca di fonti alternative al legno che siano sostenibili, efficienti e compatibili con i processi produttivi esistenti. In questo scenario, l’ArundOMax – varietà di canna gigante italica (Arundo donax) – si afferma come opzione valida e in crescita, grazie alle sue caratteristiche fibrose simili all’eucalipto e alla sostenibilità della coltivazione.
Ecco i principali vantaggi dell’uso dell’ArundOMax nella filiera cartaria:
Ottima fonte di fibra vegetale
L’Arundo donax fornisce una materia prima fibrosa di alta qualità, ideale per la produzione di carta fine e tissue (fazzoletti, carta igienica, carta da stampa).
Lunghezza delle fibre simile all’eucalipto
Le fibre della canna gigante hanno una lunghezza media di 1–1,2 mm, caratteristiche comparabili a quelle della polpa di eucalipto, ampiamente utilizzata nel settore cartario.
Compatibilità con il processo Kraft
L’ArundOMax è perfettamente lavorabile con il processo chimico Kraft, utilizzato per produrre la maggior parte dei tipi di carta igienica e da uso quotidiano, garantendo resa e qualità.
Alternativa sostenibile al legno duro
Si prevede che nei prossimi anni la canna gigante italica sostituirà parte del legno di eucalipto nella produzione di carta, riducendo la pressione sulle foreste e favorendo pratiche industriali più green.
Proprietà chimiche favorevoli
La richiesta chimica per il trattamento della polpa di Arundo è contenuta, e la sbiancabilità è soddisfacente, rendendola adatta anche alla produzione di carta chiara o bianca.
La produzione globale di carta continua a crescere a ritmi insostenibili, con gravi conseguenze ambientali legate alla deforestazione e alla gestione intensiva delle risorse forestali. In questo contesto, l’adozione di colture alternative come la canna gigante italica ArundOMax (Arundo donax) diventa una scelta strategica per proteggere gli ecosistemi e garantire una filiera cartaria più etica e responsabile.
Ogni anno, oltre 30 milioni di acri di foresta vengono abbattuti per produrre cellulosa e carta. Questa pratica comporta alterazioni temporanee o permanenti agli habitat forestali, con impatti su biodiversità, qualità del suolo e cicli idrici.
Negli ultimi 40 anni, il consumo mondiale di carta è aumentato del 400%, alimentando una domanda insaziabile di legname. Gran parte di questo legno proviene da monocolture intensive, che pongono seri problemi ecologici, tra cui l’impoverimento del suolo, la perdita di biodiversità e l’uso massivo di pesticidi.
Solo nel 2006, negli Stati Uniti, sono stati abbattuti oltre 6,5 milioni di alberi per produrre 16 miliardi di bicchieri di carta da caffè, pari a circa 130 miliardi di unità annuali a livello globale. Un impatto enorme per prodotti a vita breve, facilmente sostituibili con alternative più sostenibili.
La canna gigante ArundOMax offre una risorsa alternativa al legno per la produzione di carta, contribuendo a ridurre la deforestazione, migliorare la sostenibilità industriale e proteggere le foreste naturali. A crescita rapida, pluriennale e coltivabile su suoli marginali, l’Arundo donax è la chiave per un futuro cartario più responsabile.